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Non puoi farne a meno? E allora valorizza!

di Andrea Castrignano

12 Ottobre 2022

La casa perfetta non esiste… ma può facilmente diventarla dopo il mio intervento! Scherzi a parte, spero di non avervi scioccato eccessivamente con questa mia affermazione. Ma se c’è una cosa che ho imparato, sia come intermediario immobiliare sia come interior designer, è proprio questa: poco importa che si tratti una nuova costruzione che avete appena acquistato o di un immobile in cui abitate da un po’ e che decidete di ristrutturare, sono ragionevolmente sicuro che non troverete mai una casa senza difetti e che vi soddisfi al 100%. 

Cosa fare se per esempio nel bel mezzo del salotto vi trovate un antiestetico pilastro portante? Oppure dei condizionatori o dei termosifoni che esteticamente proprio non vi piacciono? Se state cercando delle soluzioni smart su come valorizzare questi, o altri, elementi che non sopportate siete nel posto giusto!

Innanzitutto, essere i proprietari dell’immobile su cui volete intervenire è sicuramente un valore aggiunto in quanto sarete liberi di eseguire anche interventi strutturali più impegnativi. Se però siete in affitto non perdete le speranze: vi darò anche qualche suggerimento più soft.

Nel caso vi troviate davanti a un elemento architettonico potenzialmente di disturbo, come un pilastro o una colonna portante, sappiate che è possibile trasformarlo sia in chiave estetica che strutturale. Un’idea veloce e salva budget potrebbe essere quella di utilizzare il cartongesso: in questo caso potrete scegliere di nascondere l’elemento portante creandogli intorno una sovrastruttura di servizio come un ripostiglio o un’armadiatura. Il mio consiglio però è quello di, più che nascondere, cercare di valorizzare al massimo questo elemento. Come? Ad esempio, sempre utilizzando il cartongesso potrete progettare e costruirgli attorno delle strutture multifunzionali da adibire a librerie (come nel caso della foto a corredo dall’articolo). In questo caso cercate di sfruttare il più possibile lo spazio a disposizione predisponendo mensole, ripiani, nicchie e magari un piano da utilizzare come scrivania. Se, invece, non vi interessa integrare gli elementi portanti all’interno dell’arredamento ma volete renderli i protagonisti assoluti dell’estetica dell’ambiente domestico, create una differenziazione nella tinteggiatura, optando per un colore diverso rispetto alle altre pareti, oppure rendete il vostro pilastro un elemento fortemente iconico attraverso l’utilizzo di un wallpaper colorato e di impatto. 

Se abitate in una casa d’epoca molto probabilmente avrete dei soffitti molto alti. Talvolta questa caratteristica viene vista come un difetto perché, oltre a rendere l’ambiente dispersivo e a farlo percepire come vuoto e poco armonioso, rende anche più lento il riscaldamento della stanza. In realtà un soffitto alto nasconde delle potenzialità incredibili, basta solo saperlo sfruttare al meglio! Ancora una volta giunge in nostro aiuto il cartongesso. Come? Realizzando un controsoffitto che può aiutarvi a nascondere alla vista tubi e cavi elettrici. Se invece, quello che vi manca in casa sono spazi di ricovero, potrete valutare di realizzare un comodo e pratico ripostiglio in quota. Tuttavia, la soluzione che prediligo in caso di soffitti alti è sicuramente quella di creare il mio famoso “effetto scatola”. Per chi di voi già non lo conoscesse si tratta di un “trucco” molto semplice ma estremamente d’impatto. Vi basterà, infatti, dipingere tutte le pareti e il soffitto dello stesso colore. Il mio consiglio per ottenere un risultato impeccabile e di estrema eleganza è quello di dipingere della medesima tonalità anche la porta e tutti gli elementi d’arredo presenti in quell’ambiente. Vi assicuro che grazie all’effetto scatola arrederete l’ambiente con poca spesa e massima resa! Io, per esempio, lo uso molto nei miei progetti per gli ingressi.

Un altro esempio? A meno che la vostra casa non sia equipaggiata di un innovativo sistema di riscaldamento a pavimento dovrete convivere con i vecchi e, quasi sempre, molto brutti termosifoni. Ancora una volta, però, il colore giunge in nostro aiuto e vi assicuro che, se usato sapientemente, li renderà dei veri e propri elementi di arredo. Potrete colorare il vostro calorifero di una bella tinta a contrasto con le pareti ma, attenti a non esagerare! Cercate sempre di rispettare lo stile e le nuances dell’ambiente circostante. Io vi suggerirei di verniciare il vostro termosifone tono su tono con il colore della parete: donerete così alla vostra stanza armonia, continuità ed eleganza. Questo discorso vale solo se non avete le pareti bianche, altrimenti il risultato sarebbe piatto e senza personalità. Mi raccomando, scegliete attentamente il prodotto verniciante utilizzando quello specifico che non risulti tossico con il calore. Se, invece, non volete utilizzare il colore e il calorifero si trova in una nicchia, la soluzione più efficace è quella di far realizzare su misura una griglia che delimiti il vano. Se, invece, il termosifone è sporgente dovrete farvi progettare una struttura che lo inglobi. In entrambi i casi dovrete prestare attenzione a lasciare libere delle fessure per garantire la corretta uscita del calore.

Anche lo split del condizionatore è un elemento facile da mimetizzare o valorizzare. Anche in questo caso potrete colorarlo della stessa tonalità della parete. Io per esempio nei miei progetti utilizzo spesso uno split di design che è possibile rivestire con delle cover in tessuto, così da ottenere un risultato elegante e sofisticato. Se lo split si trova in una nicchia potrete procedere analogamente a quanto vi ho suggerito per il calorifero.

Passiamo ora ad alcuni suggerimenti per interventi più soft. C’è chi ama vedere la televisione e la rende protagonista dell’ambiente e chi proprio non ne può sopportare la vista. In questo caso vi consiglio di nasconderla all’interno di un mobile realizzato possibilmente su misura. La televisione sarà visibile solo nel momento di utilizzo e l’ambiente, per il resto del tempo, risulterà ordinato ed essenziale. 

Un altro elemento da far scomparire è sicuramente la lavatrice. Se non avete uno spazio da destinare alla zona lavanderia e dovete necessariamente tenerla in bagno, anche in questo caso vi consiglio di inserirla all’interno di un mobile su misura oppure potrete optare per un top che magari integri anche il lavabo. 

Spero di aver dato qualche utile suggerimento per chi è alle prese con una ristrutturazione ma anche per chi abita in una casa finita e non ancora perfettamente a posto o chi convive da troppo tempo con un piccolo dettaglio apparentemente insignificante ma che non riesce più a sopportare. Del resto, la casa perfetta non esiste ma con il tempo e i giusti interventi può sempre diventarla. 

Andrea Castrignano
Interior designer, creativo, personaggio pubblico.