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  • Auto e Mobilità

Full, Mild, Plug-in: conosci le differenze dei motori ibridi?

di Luca Talotta

Auto ibride: full, mild e plug-in, quali sono le differenze?

Nel mondo del mercato automotive esistono diversi tipi di auto ibride, tutte con un sistema di motorizzazione che ha caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Dall’ibrida tradizionale alla Plug-in e al Mild, sapete quali sono le loro differenze e peculiarità? Andiamo a scoprirle assieme.

Che cos’è un’auto ibrida 

Un’auto ibrida si definisce tale quando unisce ad un motore termico un altro elettrico. Quest’ultimo può sostituirsi al termico, ma anche lavorare con lo stesso per ottenere maggiore potenza o razionalizzazione dei consumi nelle condizioni di maggior lavoro (ossia partenze da fermo, accelerazioni, in salita e così via). Sul mercato, come detto, esistono tre differenti motorizzazioni ibride: Mild Hybrid, ibride «tradizionali» (denominate anche Full) e ibride Plug-in.

Ibrida e Plug-in, quali sono le differenze?

In una vettura ibrida tradizionale, quindi non plug-in, l’elettrico non deve intendersi come un sostituto ma piuttosto come un aiuto al motore termico. Quindi, in questo caso e con queste vetture, viaggiare solo in elettrico si può fare, ma solo per pochi chilometri; su una vettura ibrida plug-in, invece, le percorrenze in solo elettrico aumentano, ma attenzione: bisogna sempre ricaricare l’auto tramite una presa di corrente, collegando il cavo al bocchettone apposito. In questo caso la ricarica si può anche fare dalla presa domestica a 220 Volt, ma i tempi diventano lunghi. una ibrida tradizionale, invece, ha sempre bisogno del motore termico, anche per ricaricare le batterie.

Il motore Mild Hybrid 

Sulle auto Mild Hybrid, o ibride leggere, il motore elettrico non è in grado di far avanzare l’auto senza il contributo del propulsore a combustione interna. Questo impianto elettrico interviene nelle accelerazioni, nelle salite e in tutte quelle fasi dove il motore termico ha bisogno di un aiuto. Motore termico che, in fase di decelerazione e frenata, recupera l’energia necessaria per ricaricare la batteria elettrica. Dunque, quando conviene l’ibrida e quando quella plug-in? La prima ha costi inferiori e offre consumi bassi, la seconda ha un prezzo superiore ma maggiore autonomia elettrica. Facendo due calcoli, il costo dell’ibrido viene ammortizzato nell’arco di quattro anni, se percorrete circa 15 mila km all’anno.

Luca Talotta
Giornalista, vincitore del premio Top Green Influencer 2019 per la mobilità sostenibile

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