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  • Auto e Mobilità

Viaggiare con un’auto elettrica e ibrida, tutti i consigli

di Luca Talotta

Per chi si mette in macchina per un lungo viaggio con un’auto elettrica, ci sono piccoli accorgimenti da dover mettere in pratica. Niente di eclatante, sia ben chiaro, ma sottili differenze che permettono un viaggio migliore, pianificato e, soprattutto, senza spiacevoli sorprese.

Primo step, l’autonomia

Bisogna subito chiedersi quanta sia realmente l’autonomia della batteria della mia auto elettrica. E per saperlo, bisogna fare affidamento al libretto di circolazione della stessa e al valore dato dall’acronimo WLTP: ma attenzione, perché si tratta di una procedura standardizzata a livello mondiale che non da l’esatto consumo di una vettura. Il consiglio è: togliere sempre un 20% da quanto dichiarato e avrete la reale autonomia della vostra vettura.

Secondo step, la ricarica dell’auto

Altro dato da tenere sotto controllo, dove e quando ricaricare la batteria dell’auto elettrica. Perché la diffusione delle colonnine per la ricarica non è ancora capillare sul territorio e quindi, nonostante ad oggi esistano circa 30 mila colonnine in Italia, bisogna pianificare la sosta prima di partire. Certo, ma quali colonnine usare? Ci sono le fast, che trasferiscono energia elettrica alle auto in ricarica oltre i 22 kW, ma sono poche. Poi ci sono le standard, che invece ricaricano fino a 7 kW: in ogni modo, c’è da spendere del tempo.

Quali app utilizzare per la ricarica elettrica

Per trovare le colonnine giuste e per poter ricaricare, dovete scaricare un’applicazione sul vostro smartphone. Alcune sono degli stessi fornitori, come Enel X Way, BeCharge, A2A, altre sono invece di aziende terze e aggregano le colonnine sul territorio: Nextcharge e Chargemap, ad esempio. E state attenti, perché in autostrada ancora ce ne sono ben poche.

E le auto ibride?

Chi viaggia invece con un’auto ibrida ha molti meno problemi, perché viaggia sì in elettrico, ma fino a quando la batteria si scarica; poi si viaggia esclusivamente con il motore endotermico, come un normale benzina o diesel. Non è sostenibile al 100%? Forse, però è sicuramente un compromesso interessante tra chi vuole inquinare meno e chi ha paura di rimanere a piedi con l’elettrico.

 

Luca Talotta
Giornalista, vincitore del premio Top Green Influencer 2019 per la mobilità sostenibile

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